mercoledì 16 febbraio 2011

Giorno 18, Silenzio nella foresta

Mi lasciai alle spalle la caverna e mi addentrai velocemente nella foresta. Mi persi in breve tempo, non seppi più ritrovare la strada per tornare a casa, nonostante sapessi benissimo cosa fare per trovarla. Avrei dovuto camminare attorno alla montagna per ricongiungermi dal lato opposto e percorrere la strada al contrario, ma le esplosioni dei Creepers rimbombarono ancora dietro di me, e lasciai perdere. Capii che non era il momento per tornare al rifugio, tra l'altro quel branco di mostri avrebbe distrutto completamente il mio accampamento nel caso li avessi portati là, quindi evitai. Ma che potevo fare dunque? Per prima cosa scesi in un anfratto di terra e sabbia, richiusi con della roccia il soffitto e mi sigillai al meglio all'interno. Accesi un paio di torce ed illuminai il piccolo buco nel terreno che mi avrebbe fatto compagnia per tutta la nottata, o peggio ancora, finchè i mostri non avrebbero perso le mie tracce. Era una situazione orribile, sapevo che sarebbe stato quasi impossibile uscirne vivo, sapevo anche che continuavano a cercarmi e, nonostante il giorno portasse all'inferno la maggior parte di loro, questa era una situazione difficile. Braccato da decine di mostri, ferito, stanco e con pochissime risorse, aspettai mentre i versi gutturali di quelle creature rimbombavano sopra di me. Attesi, oramai ero abituato a farlo. Era davvero questo il mio destino? Sarebbe stato sempre così? Costretto ad aspettare?

3 commenti:

  1. Il passaggio necessario per la continuazione della storia. Quasi perfetto ^^

    RispondiElimina
  2. carino, però mi sembra un po' povero.

    RispondiElimina
  3. >Mi lasciai alle spalle la caverna
    >Mi lasciai alle spalle
    >Mi lasciai
    >lasciai
    >la sciai
    http://www.oggitreviso.it/files/piste_da_sci_imagelarge.jpg

    fixed

    RispondiElimina

Scrivi qui il tuo commento, anche da anonimo. Accettiamo critiche e suggerimenti, purchè costruttivi. Migliora assieme a noi il sito ^^