lunedì 14 febbraio 2011

Giorno 16, Desiderio di verità

La mezzanotte era oramai passata, la luna risplendeva in cielo e delineava le ombre di tutto quanto in modo preciso, netto, essenziale quasi, dando alle figure un qualcosa di bidimensionale. Gli oggetti parevano senza spessore, senza una forma nello spazio in tre dimensioni che conosciamo e percepiamo. Guardai fuori e notai uno zombie avvicinarsi da molto lontano. Non mi preoccupai per nulla, il dispenser avrebbe fatto il suo dovere non appena la creatura avesse varcato la soglia segnata col pulsante. Poco dopo infatti sentii parecchie frecce scoccare e i lamenti dello zombie sempre più forti fino a cessare; guardai nuovamente fuori distogliendo lo sguardo dalle fiammelle allegre delle torce, la carcassa della bestia era a terra e vicino a lei qualche piuma, dopo le avrei raccolte. Udii altre frecce, ma non avevo visto nessuna creatura prima, era strano. Controllai e con orrore vidi due ragni farsi strada sotto le frecce incessanti. Sarebbero caduti prima o poi, lo sapevo. E così sarebbe successo se non fosse accaduto l'impensabile: dal dispensatore sentii arrivare un rumore sordo. Era vuoto. I ragni avanzavano verso il rifugio, uno si trafisse sulle spine taglienti dei cactus, ma l'altro era oramai sulla soglia di casa. Colpì la porta un paio di volte e la sfondò, la mia dimora era oramai in balia delle bestie; l'avrei difesa, non avrei lasciato entrare quei maledetti. Caricai il ragno e sguainai la spada, l'enorme aracnide tagliò l'aria con una zampa, la schivai, lo feci ancora un'altra volta e attaccai, la mia spada trafisse il suo capo da parte a parte, il sangue colò sul pavimento bagnando la terra battuta e lavorata. Un altro ragno si fece strada sulla carcassa del compagno e mi si lanciò addosso atterrandomi. Riuscii a respingere un paio di attacchi delle fauci e ad allontanare la creatura con un colpo assestato all'addome, mi rialzai e la parete dietro di me esplose: Creepers! Corsi fuori casa e guardai attorno: ero circondato, non sapevo come facessero questi mostri a sapere sempre dove fossi, ma oramai il rifugio era perduto, le difese espugnate, ero accerchiato. Quasi. Mi voltai e vidi l'entrata della caverna, buia, pericolosa, ma forse l'unica speranza di salvezza. Corsi verso le tenebre lasciandomi inghiottire dall'oscurità, dietro di me i rumori delle creature che distruggevano ogni segno del mio passaggio. Qualche esplosione mi fece capire che dovevo correre ancora più forte, e così feci, fino a che non arrivai in fondo al corridoio roccioso, che si aprì su una stanza immensa, enorme, illuminata da laghi di lava e strani segni sul pavimento. Le cose si complicavano, cos'era questo posto? Dove mi trovavo? L'aveva costruito qualcuno? Mi voltai e vidi qualcosa apparire sopra un lago di lava: era una ragazza. Lentamente prese forma, gradualmente assunse un'identità ed altrettanto gradualmente impallidii, fino a non riuscire a proferire alcuna parola.

6 commenti:

  1. È stata una fatica questa, anche perché sono davvero stanca xD

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  2. nuuuuuuuuuuuuooooooo, lo hai letto e commentato prima di meeeeeeee!

    nulla da dire, è ottimo anche questo capitolo.

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  3. Si mi piace molto la trama (dato che lo devo correggere lo leggo sempre per prima xDD)

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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